Virginia Woolf reclamava in un suo famoso libro il diritto a “una stanza tutta per sé”.
Il Novilunio in Toro, nel domicilio di Venere e nell’esaltazione della Luna, sembra invitarci a rivendicare e coltivare un giardino tutto per noi.
Ma è un’esigenza di raccoglimento più che di isolamento.
E’ una solitudine scelta, non forzata dalle circostanze che si rispecchia nella lunazione priva di aspetti.
Lo slancio delle prime settimane dell’anno in cui i pianeti erano – circostanza rara e breve – tutti diretti si è man mano stemperato in un ritmo più lento segnato dai moti retrogradi e scosso di tanto in tanto dai colpi di coda del quadrato cardinale.
Venere – e un passo indietro Mercurio – completeranno i loro nell’arco di questo mese lunare.
Certo ci sono ancora rivelazioni e messaggi da ponderare ma anche il
desiderio urgente di affondare non solo metaforicamente le mani nella
terra e seminare.
Ritrovare la sicurezza e la concretezza che radicano le emozioni e le
temperano.
Ne abbiamo bisogno soprattutto se Venere ripercorrendo i suoi passi ci
ha portato scoperte o eventi imprevisti e dolorosi.
Il quadrato di Saturno e la congiunzione con Chirone non possono non
aver lasciato il segno.
Niente come la partecipazione attiva ai cicli della natura celebrati dalla Luna Nuova in Toro ci permette di comprendere i limiti con cui Saturno ci fa regolarmente incontrare.
Ci sono affetti e sentimenti destinati a durare, a crescere e maturare come alberi e altri che come fiori vivono lo spazio di una stagione.
Non possiamo sapere quale sarà la loro sorte mentre li piantiamo ma non può essere il dubbio sul loro destino a impedirci di goderne la bellezza e la grazia.
O peggio rinunciarvi.
BlueMoon 